Sicurezza sul lavoro: regole, cosa indossare e gli aspetti a cui prestare attenzione

La sicurezza sul lavoro è uno degli aspetti più importanti per le aziende dei vari settori dell’economia. Lo confermano i numeri importanti che ogni anno balzano all’attenzione dei giornali, sia per quanto riguarda gli infortuni che le situazioni che si traducono in decesso. Stando a quanto riporta l’Inail, nel 2023 in Italia ci sono state oltre 1000 vittime. Situazioni nella maggior parte dei casi prevenibili attraverso il rispetto delle regole, l’adozione degli opportuni capi di abbigliamento da lavoro professionale e altri aspetti ancora a cui prestare attenzione. In questo articolo vi proponiamo una panoramica generale sulla sicurezza sul lavoro, offrendo alcuni spunti di riflessione interessanti tanto per i datori di lavoro - i responsabili ai termini di legge - e gli stessi collaboratori.

Regole principali della sicurezza sul lavoro: cosa dice la normativa

La normativa di riferimento in Italia per la sicurezza sui luoghi di lavoro in Italia è il D.Lgs. 81/2008, meglio noto come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro. Il documento è stato integrato in tempi più recenti con il Decreto Legge n. 146 del 2021, che ha ampliato il ruolo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e quello del Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP), incrementando inoltre l’entità di alcune sanzioni. In base a tali decreti e a quanto stabilito nel Codice Civile, per sicurezza sul lavoro si intendono tutte le pratiche atte a garantire ai lavoratori lo svolgimento sicuro delle proprie attività in condizioni di salubrità e sicurezza. Qualcosa che risulta conseguibile attraverso l’adozione di pratiche di prevenzione e di protezione.

L’importanza di indossare gli indumenti giusti

A livello pratico, la sicurezza sul lavoro viene attuata tramite lo svolgimento di diversi step:

• Valutazione dei rischi.
• Percorsi di formazione e informazione.
• Misure di sorveglianza sanitaria.
• Utilizzo dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale).
• Adozione di procedure di intervento di situazioni di emergenza.
• Opere di controllo e manutenzione.

La scelta degli indumenti da indossare non dovrebbe quindi essere casuale, almeno non in determinate professioni in cui utilizzare i cosiddetti DPI si rivela essenziale, oltre che obbligatorio per legge. Cosa sono i DPI? Il Testo Unico li definisce come “qualsiasi attrezzatura destinata a essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo”. I DPI vanno definiti di volta in volta a seconda della specifica mansione che svolge il lavoratore. Ce ne sono di diverse tipologie, il cui intento è sempre quello di tutelare l’incolumità dell’individuo, garantendogli al contempo un comfort ottimale.

Altri aspetti a cui prestare attenzione

Ci sono aziende, come quelle dell’industria e dell’edilizia (ma non solo), in cui si rivela fondamentale predisporre l’opportuna segnaletica. In realtà, il D.Lgs. 81/08 ne prevede l’adozione in tutte le imprese e unità produttive. La segnaletica è perciò un aspetto che, non diversamente dai DPI, va definito sulla base delle caratteristiche della singola realtà e delle attività che vengono svolte al suo interno. Esistono infatti vari tipi di segnali: di divieto, avvertimento, prescrizione, salvataggio/soccorso, informazione e cartelli supplementari. Oltre all’adozione della segnaletica occorre nominare tre figure che hanno il compito di supportare il datore di lavoro: RLS, RSPP e medico competente.

Conclusione

La sicurezza sui luoghi di lavoro è una cosa seria, sia per semplice buon senso sia perché nel caso in cui non venissero rispettate le disposizioni normative è altamente probabile andare incontro a sanzioni amministrative e persino penali.