Tutto ciò che c’è da sapere per scegliere una carrozzina per disabili

disabile

Bisogna sempre essere prudenti quando occorre prendersi cura dei propri cari, così come per sé stessi. Serve attenzione e comprensione nei confronti delle esigenze proprie e degli altri, essendo queste ampie e costanti quando ci si trova di fronte a vicissitudini di vario tipo relative alla mobilità e alla salute. È alla luce di questi presupposti che, scegliere tra le varie carrozzine per disabili presenti sul mercato rappresenta un processo da dover seguire con premura. Non si tratta, del resto, di qualcosa di semplice, soprattutto quando si è alle prime esperienze. In linea generale, però, tutto dipende dai fattori personali come l’adeguamento e il tipo di utilizzo che si andrà a farne, oltre all’ambiente in cui viene adoperata.

Parlando con un’accezione più generale, però, possiamo affermare che, ogni carrozzina presenti tipologie di configurazione particolari, fatte su misura per la posizione della seduta e dello schienale relativamente ai bisogni dell’utilizzatore. Questi mezzi, comunque, presentano braccioli e appoggia piedi regolabili ed estraibili, ma sceglierne una, come già precedentemente accennato, prevede una certa attenzione nei confronti di diversi aspetti.

L’attuale mercato di riferimento, tra l’altro, si rivela molto ampio e ricco di offerte differenti, differenziate in funzione delle richieste di chi le utilizza. Questa natura variegata che il paradigma presenta, però, può risultare disorientante. Ciò nonostante, è bene puntualizzare che di centri dedicati alla vendita degli strumenti in oggetto, ce ne siano un po’ ovunque in Italia. Nelle prossime righe, inoltre, vogliamo presentarvi i vari aspetti che caratterizzano le carrozzine, allo scopo di aiutarvi a scegliere quella ideale per le rispettive esigenze.

Cosa considerare quando si sceglie una carrozzina per disabili

La prima cosa da fare quando si sceglie una carrozzina è comprendere quali siano i bisogni dell’utilizzatore ed osservare, di conseguenza, le caratteristiche che ognuna di esse deve presentare al fine di rispondervi al meglio. Questi sistemi, infatti, presentano peculiarità differenti. Ad esempio, alcuni modelli permettono alla persona di compiere spostamenti autonomi, mentre altri ne controllano la postura. Tra gli altri criteri da considerare ci sono l’altezza e il peso della carrozzina. Di solito, però, il sedile dovrebbe essere più ampio di un paio di centimetri rispetto alle anche di chi la usa. È fondamentale, poi, sincerarsi dell’omologazione rispetto al peso di chi la utilizza.

Tra gli altri fattori da tenere in considerazione, esercitano, sicuramente, un ruolo importante, le prestazioni della carrozzina stessa. Per fare un esempio, chi tende a riporla in uno spazio stretto dovrebbe adoperare uno strumento pieghevole e compatto, mentre gli sportivi che si trovano ad utilizzarla nel tempo libero devono ripiegare su una carrozzina leggera. Le persone che necessitano di ausili tecnici, invece, dovrebbero adattarla nei minimi particolari alle loro esigenze per evitare qualsivoglia tipologia di scomodità. Infine, occorre pensare all’ambiente in cui la carrozzina andrà utilizzata, sia in termini di spazi e tipologia di pavimentazione che relativamente al clima.

Tra quali tipi di carrozzina si può scegliere?

Come già precedentemente accennato, le carrozzine si adattano a patologie e problematiche differenti. per questa ragione, il mercato di riferimento ha presentato modelli sempre diversi. La carrozzina, però, va scelta con ponderazione, partendo dal tipo di movimento che si vuole avere, a seconda se manuale o elettronico. Tutto dipende, inoltre, dal livello di autonomia dell’utilizzatore. Le carrozzine elettriche, ad esempio, vengono adottate da chi non riesce a spostarsi in autonomia, poiché ha poca forza negli arti superiori. Le carrozzine manuali, invece, presentano un livello minore di ingombro. Oltre a questo, è bene considerare i materiali. Quelle in acciaio sono più pesanti, le altre due si contraddistinguono per leggerezza e rigidità.