La calvizie è una condizione che, soprattutto negli uomini, risulta essere particolarmente diffusa, non soltanto per l’età o per gli stili di vita, ma anche per una predisposizione genetica che, unendosi a tanti altri fattori, porta alcune persone, in età addirittura adolescenziale, a presentare le prime stempiature.
Tra le possibili soluzioni che possono essere adottate, a proposito del modo più efficace per riuscire a nascondere i segni di incipiente calvizie, ci sono sicuramente i trapianti, particolarmente costosi e da realizzare in alcuni centri medici specializzati, per evitare problematiche nel cui ho capelluto e per scongiurare complicazioni dal punto di vista organico.
In alternativa, una soluzione molto utile può essere rappresentata dalle protesi capelli.
Trattandosi di una forma di soluzione diffusa soltanto a partire dagli ultimi anni, grazie a metodi innovativi e sicuri con cui le protesi sono realizzate, la conoscenza a proposito delle protesi per capelli non è elevatissima, dunque tante persone trattano questo metodo con pregiudizio. Al fine di rispondere a quegli interrogativi, vale la pena considerare una panoramica generale a proposito di tutto ciò che c’è da sapere sulle protesi per capelli, rispondendo agli interrogativi più noti.
Come sono ottenute le protesi per capelli?
La prima domanda che risulta essere particolarmente diffusa, a proposito delle protesi per capelli, riguarda il modo in cui queste stesse sono ottenute. Si tratta, sostanzialmente, di un materiale assolutamente naturale e sicuro, sulla base dell’utilizzo di capelli che vengono uniti ad un impianto in silicone o resina e tessuto.
Naturalmente, l’impianto che dovrà essere applicato al cuoio capelluto non può essere di soli capelli, dal momento che non riuscirebbero ad attecchire bene alla pelle e all’organismo del soggetto paziente. Per questo motivo, alla base considerata, si vanno ad applicare successivamente i capelli naturali o, più raramente, sintetici, scegliendo tra le diverse tipologie di colorazione e sfumatura, oltre che lunghezza e qualità del capello.
Naturalmente, nel momento in cui si sceglie una protesi per capelli, sarà possibile personalizzare la propria scelta anche e soprattutto in base al tipo di effetto che si vuole ottenere con una protesi per capelli.
Le protesi per capelli sono sicure?
Il bisogno di sicurezza è assolutamente comprensibile, soprattutto nel caso in cui si svolga una determinata tipologia di trattamento di cui non si conoscono perfettamente le caratteristiche. Per rispondere all’interrogativo relativo a quale sia la sicurezza delle protesi per capelli, basti considerare che, prima di applicare una protesi, dovranno essere realizzati degli interventi preventivi di valutazione.
Il paziente, in altre parole, dovrà essere analizzato a proposito della possibilità di utilizzare o meno una determinata tipologia di protesi, guardando soprattutto al pH della propria pelle e ad altre caratteristiche dei capelli naturali, per evitare complicazioni soprattutto relative alla possibilità che il sebo respinga la protesi.
Solo a seguito dell’effettivo superamento dei test, si potranno utilizzare le protesi, dunque assolutamente sicure.
Quanto dura un trattamento di protesi per capelli?
Naturalmente, soprattutto per una questione relativa ai costi che dovranno essere sostenuti, è importante sottolineare anche quanto duri un trattamento di questo genere.
È importante sottolineare che la protesi, quando viene applicata al cuoio capelluto, non è eterna, dal momento che, saltuariamente, dovranno essere effettuati dei nuovi interventi per rivitalizzare il punto specifico occupato dalla protesi, con nuovi innesti.
Le tempistiche variano, a seconda del tipo di riferimento che si sceglie: tantissime persone, pur di risparmiare, scelgono di affidarsi ad addetti ai lavori non esattamente trasparenti ed esperti nel campo, che utilizzano delle protesi poco qualitative. Scegliendo degli operatori sicuri sotto questo punto di vista, si riuscirà a far durare la propria protesi per un tempo piuttosto prolungato e, in ogni caso, mai inferiore a sei mesi.