L’importanza della riqualificazione: come avviene e quali sono i vantaggi

In Italia le città, specie i grandi centri urbani, necessitano costantemente di dover subire degli interventi di riqualificazione, specie quando ci sono troppi edifici abbandonati a sé stessi.

Molto spesso le esigenze diventano piuttosto pressanti, e dunque non c’è altra soluzione che ammodernare le infrastrutture presenti, nonché intere aree periferiche.

Queste ultime sono maggiormente soggette ad un elevato bisogno di concepire lo spazio urbano in maniera più funzionale, in modo tale da migliorare le qualità di vita degli individui.

Tuttavia, molto spesso non si conosce il significato del termine riqualificazione, tanto meno come avviene e quali sono i vantaggi apportati: ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.

Cos’è la riqualificazione urbana

Quando si fa riferimento alla riqualificazione urbana, bisogna pensare all’insieme delle azioni da svolgere per far sì che la funzionalità di uno spazio venga ottimizzata.

Così facendo, la viabilità e la qualità generale della vita si eleva, e ciò è importante per mantenere alta l’asticella in virtù sia del turismo che della soddisfazione dei cittadini.

Il processo di riqualificazione è complesso e stratificato, poiché ci sono diversi interventi da apportare sul piano delle infrastrutture e dei servizi, anche per adempiere allo scopo di tutelare l’ambiente con delle manovre totalmente “green” e che sanificano l’area in questione da questo punto di vista. In parole povere, si ha un riscontro importante in termini qualitativi per ciò che concerne la socialità degli individui che abitano nei pressi dello spazio urbano da riqualificare, nonché per ragioni meramente economiche e ambientali.

Come avviene la riqualificazione

Per informare riguardo la metodologia della realizzazione della riqualificazione, è opportuno fare una premessa: non ci sono delle regole prestabilite che incanalano rigidamente gli interventi. Un fattore però è ormai certo e assodato, ovvero si incentiva l’utilizzo dei diversi materiali eco-compatibili, in modo tale da rendere gli interventi sicuri per l’ambiente e, di conseguenza, l’intera area urbana riqualificata seguirà gli standard “green”. Inoltre, la parola d’ordine deve essere creatività.

Per recuperare un edificio o una zona ormai in disuso, è importante riflettere sul progetto nel suo complesso: a cosa dovrà servire? Come si può intervenire?

Questi sono i quesiti principali da porsi. L’importante è focalizzarsi sull’obiettivo finale, ossia l’aumento della partecipazione sociale presso l’area o le infrastrutture abbandonate e/o mal ridotte. In tal senso, si può tranquillamente arrivare al punto di rilanciare l’immagine del territorio, promuovendo una campagna politica ad hoc che possa generare profitti e movimenti culturali di qualsiasi tipologia.

I vantaggi della riqualificazione urbana

Moltissimi enti privati e statali hanno compreso le potenzialità della riqualificazione urbana, specie nei grandi centri urbani o nelle regioni del Nord Italia.

Infatti, in Piemonte vengono progettate delle riqualificazioni ogni anno e per diversi edifici o aree periferiche, soprattutto nelle città di Torino, Cuneo e Alessandria, dove gli interventi urbani sono stati mirati e importanti per il progresso tecnologico e per il miglioramento della vivibilità. Ma per sapere quali sono in tal senso i progetti in cantiere a Cuneo, entra nel mondo di cuneodice.it ed esplora le varie notizie in merito.

Tra i vantaggi indiscussi, come annunciato, c’è la riduzione delle nuove edificazioni.

In tal modo si tutela l’ambiente e si rende un territorio maggiormente sostenibile. Inoltre, da un punto di vista economico c’è più movimento legato alla compravendita di case o agli affitti, poiché viene incrementato il desiderio stesso dei cittadini di accedere all’area urbana riqualificata. D’altronde, è proprio con la riduzione delle superfici edificabili che si è registrata una significativa diffusione della volontà indirizzata alla riqualificazione urbana: l’impegno di architetti e ingegneri non è mancato per cercare di favorire il recupero delle aree periferiche, persino quelle maggiormente degradate.