Sono tante le persone che hanno un vero e proprio sogno fin da bambini, ovvero diventare un vigile del fuoco. Si tratta di una professione chiaramente pericolosa e impegnativa dal punto di vista fisico, ma che è sicuramente molto appagante, a cui si accede tramite concorso pubblico.
I requisiti per partecipare al concorso vigili del fuoco
Esattamente alla pari di tutti gli altri, anche il concorso vigili del fuoco presenta necessariamente dei requisiti che vanno per forza di cose rispettati se si vuole entrare in questo Corpo. Ebbene, tra i principali requisiti che in fin dei conti vengono inseriti in ogni bando di concorso, troviamo senz’altro il fatto di avere la cittadinanza italiana, ma anche il godimento di diritti politici, il fatto di avere sempre tenuto una condotta regolare civile, ma anche morale.
Non solo, dal momento che tra i vari requisiti fondamentali inseriti in questi bandi c’è anche quello legato all’età. Infatti, per diventare vigile del fuoco il limite d’età è pari a 30 anni, mentre per diventare vigile del fuoco volontario, il limite di età da rispettare si alza fino a 37 anni. Inoltre, dal punto di vista scolastico, serve avere almeno conseguito il titolo di studio di licenza media.
Quali sono le tre prove
Nella maggior parte dei casi, i candidati dovranno affrontare tre prove in un concorso per diventare vigili del fuoco. Si tratta della prova preselettiva, poi c’è quella legata agli accertamenti e ai test psico-attitudinali e, infine, ecco che si dovrà affrontare il colloquio orale.
Partendo dalla prova preselettiva, è giusto mettere in evidenza come si tratta di una serie di domande che, il più delle volte, è a risposta multipla. Avete presente i classici quiz che si trovano spesso in numerose prove dei concorsi? Ebbene, si tratta proprio di quella tipologia di prova, che andrà a comprendere materie di vario tipo, come ad esempio l’italiano, l’educazione civica, ma anche geografia e storia, senza dimenticare tecnologia, matematica e logica.
La seconda prova è quella correlata agli accertamenti psico-attitudinali, visto che per poter lavorare in questo corpo statale serve necessariamente rispondere a determinate caratteristiche sia dal punto di vista fisico che sotto il profilo psicologico. È chiaro che gli esaminatori si focalizzeranno sull’analisi di alcune caratteristiche fisiche, come ad esempio reattività motoria, equilibrio, forza, coordinazione e acquaticità, per non parlare anche di quelle di natura psicologica, come capacità di resistenza rispetto allo stress e varie attitudini.
La prova orale, quella che si svolge alla fine per intenderci, è quella in cui è necessario dare il tutto per tutto, perché serve per dimostrare alla commissione esaminatrice tutte le proprie competenze e conoscenze. Nel colloquio orale finale di solito le domande vertono su materie tecnico-scientifiche, la disciplina che ha ad oggetto l’organizzazione, i compiti e le competenze del corpo nazionale dei vigili del fuoco, ma ci sono domande che riguardano anche l’informatica di base e la conoscenza di una lingua straniera, che spesso e volentieri corrisponde all’inglese.
Come prepararsi nel migliore dei modi
In fondo, il concetto è sempre quello: prepararsi per tempo permette di studiare e approfondire un po’ tutti gli argomenti che sono oggetto di domande nel concorso. Uno dei migliori suggerimenti da seguire è senz’altro quello di scaricare la banca dati su cui potersi concentrare per lo studio. Di conseguenza, è bene sempre guardare con grande attenzione all’uscita del bando ufficiale, perché proprio all’interno di tale documentazione che sarà presente il link che vi darà l’accesso poi alla banca dati.
Non è sufficiente aver scaricato la banca dati per puntare a vincere questo tipo di concorso. È necessario anche valutare l’acquisto di alcuni manuali o libri di testo, in maniera tale da avere un punto di riferimento dove poter prima studiare e poi ripassare.