Torre Velasca, un castello in centro Milano

torre velasca

La Torre Velasca è un grattacielo unico per progettazione e architettura, costruito negli anni ’50 a Milano dalla partnership architettonica BBPR.

La costruzione è stata realizzata sul lotto prospiciente l’omonima piazza seicentesca, intitolata al governatore spagnolo Juan de Velasco, in seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Simbolo dello skyline milanese, rientra nelle opere di architettura più importanti del dopoguerra, un’icona della città che unisce tradizione, innovazione e modernità.

Un po’ di storia

Costruita tra il 1955 e il 1957 su un progetto dello studio di architettura BBPR, la Torre Velasca si trova nell’omonima piazza Velasca, situata all’inizio di Corso di Porta Romana, a poca distanza dal Duomo.

Il prestigioso Studio BBPR era costituito da un gruppo di architetti molto noti nella scena milanese ed europea e l’acronimo è il risultato delle iniziali dei loro nomi, Banfi, Belgioioso, Peressutti e Rogers.

Il loro intento era quello di realizzare una struttura innovativa, moderna ma che fosse in grado di richiamare le costruzioni tradizionali del centro storico e del contesto milanese in cui è ubicata.

La struttura di questo edificio ricorda in effetti la tradizione lombarda che vede torri e fortezze medievali con il profilo massiccio, ma con parti superiori sostenute da assi di legno o travi di pietra e parti inferiori più strette.

Alta 106 metri, la torre si compone di 27 piani e ha una caratteristica forma a fungo, tanto che si distingue nello skyline della città e spicca in mezzo a torri e guglie.

Realizzando questo edificio BBPR ha raggiunto il suo obiettivo, ovvero quello di ottimizzare lo spazio sul terreno, realizzando alla base superfici più strette sul terreno e sopra superfici più ampie e più spaziose.

La torre è un simbolo per la città di Milano, che ne ha fatto la storia e proprio per questo nel 2011 è stata messa sotto protezione come edificio storico.

Composizione della Torre

La terza parte superiore della torre sporge verso l’esterno dai livelli inferiori ed è stato progettato per renderla più simile alle torri di avvistamento medievali che durante le guerre venivano usate per proteggere dall’invasione i castelli italiani.

Con la Torre Velasca gli architetti dello studio BBPR sono riusciti a collegare l’edificio moderno al suo storico passato, mantenendo il design in linea con il contesto in cui si trova.

A rafforzare questo legame sono anche il materiale in pietra della torre e le travi di sostegno che rendono stabile la sezione sporgente e al tempo stesso somigliano alle torri difensive medievali italiane e hanno anche elementi gotici.

Torre Velasca fra passato e futuro

L’edificio è una sintesi emblematica fra tradizione e innovazione, principi che hanno guidano le scelte tecniche dei progettisti, allo scopo di dare vita ad un’architettura che sia testimonianza di una nuova sensibilità nell’architettura mondiale.

Rispetto agli edifici dell’epoca, come ad esempio il grattacielo Pirelli, la Torre Velasca riveste un ruolo più decisivo per la cultura architettonica del tempo. Infatti, per la prima volta viene messo in discussione il rapporto tra città e ricostruzione, e legame con i dintorni oltre che col passato.

La base stretta della torre non solo permetteva di sfruttare molto lo spazio circostante ma si adeguava anche agli scopi multifunzionali dell’edificio. I piccoli spazi dei piani inferiori erano adibiti a negozi, mostre, uffici, mostre, mentre gli ampi piani superiori accoglievano appartamenti con vedute mozzafiato sulla città.

In questo caso l’abilità degli architetti è stata quella di aver saputo trasformare un’esigenza funzionale che è appunto quella di disporre di più spazio in un appartamento in occasione estetica, ricorrendo al grande aggetto supportato dai puntoni che è diventato la caratteristica fondamentale di questa struttura.