L’usura arriva anche al mondo del gioco d’azzardo

usura e gioco

Quello che certamente i media generalmente fanno, tranne qualcuno pro gioco, è “sputare sentenze” nei confronti del mondo del gioco d’azzardo, a volte anche senza veramente alcuna cognizione: magari per avere il proprio articolo in una pagina importante o per accattivarsi “il favore” di una certa categoria di lettori. Da parte dei media, negli ultimi anni, si è “sparato a zero” sul gioco e sui siti italiani legali di casino, sulle sue conseguenze, sui dati del gioco problematico, su quanto i giocatori spendono all’anno e su quante persone si sono rovinate per il gioco. In parte, le segnalazioni che i media cavalcano hanno un fondo di verità, ma purtroppo viene sempre e comunque calcata la mano nei confronti delle negatività che questo mondo comporta e mai, chissà perché, sulle iniziative sociali o sui finanziamenti che vengono fatti dall’industria del gioco alla comunità, alle risorse che riesce ad impiegare e tanto meno si specifica quanti profitti questo mondo del gioco lecito porta al nostro Esecutivo.

Ma posto questo, che si dice e si ridice fino alla nausea, si deve anche riferire di un convegno al quale ha partecipato il mondo della scuola con alunni ed insegnanti, che si è tenuto a Bari negli scorsi giorni. Il mondo della scuola ha fatto quadrato attorno alla Consulta Nazionale Antiusura Giovanni Paolo II che ha concentrato l’attenzione su “Usura ed Azzardo, la parola ai mass media”. Si sa che l’usura è un “fenomeno melmoso” e la stampa è sembra riluttante a parlarne perché il “settore” è in mano alla criminalità e, quindi, diventa assai scomodo trattare questo argomento. Onestamente, sembra che di fondo ci sia un grande problema di ipocrisia. In primo luogo questa “ipocrisia” riguarda il mondo giornalistico, e ci si riferisce alla questione Intralot, sponsor della Nazionale di calcio italiana, laddove non si è riferito il disappunto dell’Associazione Calcistica su questa sponsorizzazione della società di scommesse.

I giornali, su questo, hanno fatto “orecchie da mercante” e perché? Forse per una questione moralistica? Macché, non ne hanno parlato perché nessuno si vuole schierare contro società di casino online con bonus e di gioco in generlae che sostengono gli editori per centinaia di milioni di euro. Quindi, un mero interesse economico e non certo un interesse sociale! Poi, per quanto riguarda l’usura, è un tema “relegato” alla cronaca spicciola e paragonato alla stregua di un incidente stradale che non desta interesse né riflessione… ma solo per chi ne è direttamente coinvolto. Ma il compito della stampa non dovrebbe anche essere sociale e non solo “interesse di testata”? Il problema dell’usura, invece, è un problema ben più rilevante perché legato alla criminalità organizzata: questo porta ad una sottovalutazione da parte della stampa della problematica.

E poi bisogna anche riferire onestamente sulla parte che lo Stato “gioca” con la famosa sponsorizzazione Intralot. È stata la Federazione Italiana Calcio a cercare Intralot, e non viceversa, per chiedere la sponsorizzazione: quindi, lo Stato ha “giocato un ruolo attivo” e se nel riferire i giornalisti hanno delle responsabilità, ancora lo Stato ha una responsabilità più grande ancora. Visto che lo Stato sta “abbattendo” il gioco e alla ludopatia fa risalire la causa di tutti i mali di questo secolo, forse l’Esecutivo doveva comportarsi diversamente…almeno per salvare la faccia!