La “Fornero” colpisce ancora: nulla da fare per gli esodati della scuola

Fornero e le pensioni

Nell’ottobre 2011 la Legge Fornero provocò un grave problema alle persone che avevano raggiunto quota “96”, maturando il diritto alla pensione. Questi lavoratori che, secondo la legge, per gare domanda di pensione devono essere in stato di disoccupazione, lasciarono il lavoro facendo domanda della pensione che spettava loro. Modificando i termini, l’allora Ministro Fornero, fece sì che chi si era già licenziato non potesse più né rientrare al lavoro né prendere l’attesa e meritata pensione. Queste migliaia di lavoratori sono quelli che chiamiamo ormai comunemente “esodati”.

Pareva che finalmente ora potessero trovare soluzione andando finalmente in pensione, invece no, almeno per il personale della scuola. Il motivo è ridicolo: a seguito di un’interrogazione l’Inps ha risposto che poiché non si è in grado di quantificare il numero degli esodati della scuola, non si può impegnare seriamente le risorse relative, quindi niente pensione.

Eppure, al giorno d’oggi, nell’era dei computer sarebbe stato semplicissimo stabilire un termine per l’inoltro di un’istanza online e avere in breve il numero preciso, impegnare le giuste risorse e risolvere il problema di migliaia di lavoratori. Evidentemente è mancata la volontà, non esiste altra spiegazione. Ancora una promessa disattesa. Chissà se gli italiani si ricorderanno tutto questo davanti alle urne, quando finalmente sarà.