Il tema del “recupero crediti”, oggigiorno, è diventato di stringente attualità, a causa delle molteplici insolvenze avvenute nell’ultimo decennio. Le motivazioni che hanno portato ad un aumento considerevole delle morosità dei debitori sono svariate. E spaziano dalla crisi economica che ha costretto alcuni soggetti, loro malgrado, a non poter adempiere agli impegni originariamente pattuiti con i creditori, sino ad individui che hanno perpetrato, coscientemente, delle truffe oppure rimandano – continuamente – a data futura il pagamento dei debiti con promesse alle quali, poi, non fanno mai seguito dei fatti.
Esigibilità del credito: un tema di scottante attualità nel mondo industriale ed artigianale
Nel mondo industriale e dei servizi, il tema delle insolvenze è particolarmente sentito da imprenditori, artigiani, commercianti e liberi professionisti, che nel corso degli anni hanno visto aumentare fortemente l’esigibilità dei propri crediti. Alcuni di questi, dopo mesi d’attesa, se non anni, decidono – in balia dello sconforto – di soprassedere e registrare una perdita in bilancio, come se quel credito fosse ormai da considerare inesigibile. In questo caso, i creditori commettono spesso un grave errore, in quanto non compiono tutte le azioni in loro possesso per rientrare delle somme loro dovute.
Tramite adeguate indagini patrimoniali, da affidare a personale altamente qualificato in grado di operare in base a quanto previsto dalla legge, è possibile conoscere quale sia la reale situazione patrimoniale di un debitore insolvente.
In tal senso, la ricerca conto corrente rappresenta il primo ed indispensabile strumento per essere certi che il debitore sia effettivamente incapace di far fronte ai propri impegni. Grazie ad indagini mirate e riservate, nel pieno rispetto del quadro normativo vigente, è possibile risalire all’ammontare complessivo delle somme possedute dal debitore ed eventualmente, qualora quest’ultimo detenesse delle disponibilità liquide, poter chiedere il pignoramento del conto corrente, in modo da ottenere quanto dovuto. Grazie a questa azione, infatti, è possibile espropriare il credito del debitore sino al soddisfacimento dell’importo del credito dovuto.
Per quanto ovvio, il pignoramento è effettuabile solo a fronte di un diritto giuridicamente rilevante al titolare del diritto stesso. Quando si compie questa operazione, di conseguenza, è decisamente importante affidarsi ad uno studio legale o investigativo qualificato ed accreditato, onde evitare di incorrere, in un secondo momento, in ulteriori problemi di tipo legale.
Ricerca del conto corrente, non solo recupero crediti: utile anche in caso di successioni e separazioni
La ricerca del conto corrente, però, può essere decisamente preziosa anche in altre circostanze. Essa, infatti, è particolarmente efficace in questioni legali particolarmente delicate come separazioni o divorzi, oppure nella definizione di una successione.
Quando due soggetti decidono di procedere con la separazione, non è raro che una delle parti in causa, onde evitare che vengano aggrediti i propri beni o venga riconosciuto un assegno di mantenimento meno robusto, cerchi di lasciare all’oscuro l’ex coniuge delle proprie disponibilità mobiliari, immobiliare e liquide. In quest’ultimo caso, il rintracciamento dei conti correnti costituisce un primo importante passo per verificare le effettive disponibilità del coniuge dal quale ci si sta separando.
Complice anche il quadro normativo notevolmente mutato, che vede coinvolte nuove tipologie di famiglie e riconosce alcuni diritti anche alle coppie di fatto o conviventi, le successioni, più note al grande pubblico con il nome di “eredità”, stanno diventando sempre più complesse. Ed in caso di testamento, poi, il quadro si complica ulteriormente, con chiamate in giudizio sempre più frequenti.
Anche in questa sfera, la ricerca del conto corrente può risultare a dir poco preziosa e costituire un valido supporto per dirimere, chiaramente, le questioni successorie. Non è casuale che in determinati casi, come – ad esempio – definire compiutamente la divisione di beni mobili e immobili di un’eredità di importo significativo, questa ricerca sia quella alla quale si ricorre in prima battuta, prima di scendere più in profondità analizzando anche la situazione finanziaria e patrimoniale del deceduto.