Calciomercato: quali sono i campionati dove si spende maggiormente

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Il calcio, ormai, è un fenomeno sociale di portata mondiale, costellato da miliardi di appassionati sparsi in ogni angolo del nostro pianeta. Uno sport, inutile negarlo, che muove una massa cospicua di capitali, come ben si percepisce durante il calciomercato. E quando si aprono le danze delle trattative, alle nostre latitudine tramite le finestre di mercato estive e invernali,  le società danno fondo al proprio portafoglio investendo somme, talvolta tutt’altro che irrilevanti, per acquisire giocatori in grado di rinforzare la propria squadra.

Nel nostro paese, poi, la passione per il calciomercato è ben presente da oltre quattro decenni, con giornali, trasmissioni televisive e siti internet specificamente dedicati al tema. Anche nel resto del mondo, talvolta in paesi storicamente poco avvezzi al gossip calcistico come Inghilterra e Germania, la febbre per il calciomercato è aumentata esponenzialmente nel corso degli ultimi tre lustri e non è troppo dissimile a quella del Belpaese.

Premier League

In base ai dati dell’ultimo calciomercato, il campionato dove si spende maggiormente è la Premier League, da molti definita, non a torto, una sorta di “NBA del calcio”. Il dominio economico della Premier, di fatto in essere da quasi vent’anni, si è tramutato, ora, in un dominio tecnico assoluto, con i migliori allenatori e calciatori che decidono di approdare Oltremanica per partecipare al campionato più bello e difficile del mondo.

Durante l’ultima sessione, le squadre di Premier League hanno speso ben 2,80 miliardi per cercare di migliorare il roster a disposizione dei 20 tecnici del campionato inglese, dominato negli ultimi anni dal Manchester City, ma che in questa stagione, come si vede  dalla pagina dello sport live di Betway, sta regalando una sfida al vertice piuttosto incerta e vivace, che vede sin qui coinvolte cinque squadre per la lotta al vertice.

Saudi Pro League

Il secondo campionato più “spendaccione”, invece, è quello dell’Arabia Saudita, nazione che nell’ultima sessione di calciomercato ha speso cifre “monstre” pur di accaparrarsi giocatori di alto profilo e punta, neppure troppo velatamente, a diventare un campionato di primo piano nel firmamento calcistico internazionale nel corso dei prossimi due lustri.

L’assegnazione del Mondiale 2030, poi, fa comprendere ancor più a chiare lettere quali siano le reali ambizioni della nazione araba, che cerca di aumentare il proprio appeal con offerte talvolta irrinunciabili. Lo stipendio dei giocatori che militano nella lega araba, infatti, sono tra i più elevati in ambito internazionale. E due dei quattro calciatori che percepiscono il maggior salario nel mondo del calcio militano nella Saudi Pro League.

Ligue 1

Al terzo posto, con una spesa di poco superiore a 900 milioni, troviamo il campionato francese, che nel corso dell’ultimo decennio è diventato tra i più “generosi” del panorama calcistico internazionale. Ovviamente, i numeri del calciomercato francese sono diventati estremamente ridondanti da quando il PSG è finito in mano qatariota, fin qui incapace, tuttavia, di portare la Champions League nella bacheca del club transalpino.

Anche l’ultima sessione del calciomercato francese è stata alimentata dalle generose casse del club capitolino, che ha speso ben 350 milioni per rifondare la squadra da mettere a disposizione di Luis Enrique. La seconda squadra che ha messo maggiormente mano al proprio portafoglio alla voce acquisti, il Monaco, è ben distante dalle cifre spese dagli attuali Campioni di Francia: 85 milioni.

Serie A

Appena fuori dal podio troviamo la nostra Serie A, sino a qualche decennio fa la regina indiscussa del calciomercato, campionato dove avvenivano i colpi più sensazionali negli anni ‘80 e ‘90.  Nell’ultima sessione di mercato, le compagini italiane hanno speso circa 875 milioni. Un dato certamente significativo, che fa da contraltare ad incassi superiori ad oltre un miliardo.

E se si volge lo sguardo al saldo tra entrate e uscite delle massime divisioni europee, il nostro campionato è il secondo ad aver fatto registrare il miglior saldo positivo (+145 milioni) alle spalle della Bundesliga (+300 milioni). i tempi delle spese folli, come noto, sono ormai lontani. E il nostro calcio, reduce da una stagione europea estremamente soddisfacente nonostante non sia stata vinta alcuna coppa (tre squadre in finale nelle tre competizioni continentali), guarda al futuro con maggior ottimismo ed un equilibrio finanziario che sembrava una chimera solo un lustro fa.