Manovra economica: Renzi punta i piedi con l’UE

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Tutti i giornalisti devono essere profondamente grati a Renzi: senza di lui sarebbe decisamente meno facile trovare argomenti di cui scrivere. Il Premier aiuta ancora di più chi scrive facendo promesse che poi vengono cambiate quotidianamente, insomma tutto e il contrario di tutto. Ora il Premier, in attesa della lettera annunciata dall’UE in qualche modo fa spallucce, non importa quello che ci sarà scritto.

L’Europa deve approvare la manovra italiana. Il ministro Padoan si spinge oltre: se l’Europa non dovesse approvare la manovra italiana sarebbe la fine dell’Unione Europea. Parole che suonano simili alle Priscille che paventavano anni di disgrazie per la Gran Bretagna e per l’UE in caso di vittoria dei sì alla Brexit.

Paventare scenari apocalittici, però, non paga: stai bravo che altrimenti arriva l’uomo nero, ci dicevano da bambini ma poi, scoprendo che tutto ciò era una colossale bufala, non ci siamo sentiti un po’ tutti presi per i fondelli? Bene, per Renzi l’approvazione della manovra con il rapporto debito/Pil al 2,3% è questione di vita o di morte politica naturalmente, per lui.

A fronte di una bocciatura dall’UE, infatti, il Premier non potrebbe mantenere nemmeno quelle promesse che forse, in parte potrebbe con l’approvazione e, addio promesse, addio a un certo numero di voti al Si al referendum e con la netta vittoria dei No, addio alla poltrona. Ecco perché il Premier ora, dopo tanto servilismo ai capi dell’Europa, ora fa il piglio duro.