La scelta del parquet: guida completa ai pavimenti in legno

Quando ci si muove per scegliere i pavimenti con cui arredare una casa o un ufficio, si devono sempre tenere in considerazione le caratteristiche dell’ambiente e lo stile dell’arredamento. E quando si opta per la scelta del parquet, vanno considerate anche le diverse tipologie del rivestimento, oltre che i diversi colori e disegni di posa. Come fare quindi per orientarsi in questa complessa decisione? Semplicemente conoscendo, più o meno approfonditamente, i diversi tipi di pavimenti in legno disponibili in commercio, così da poter scegliere quello che meglio si adatta alle vostre esigenze, sia estetiche che pratiche.

Tutte le tipologie di parquet

Per aiutarvi a scegliere con certezza il rivestimento che più fa al caso vostro, ecco qui elencati tutti i differenti tipi di parquet presenti sul mercato, ognuno con caratteristiche estetiche diverse dall’altro.

  • Parquet tradizionale, ossia il classico pavimento in legno massello, composto da listoni che hanno uno spessore tra i 10 e i 24 mm. In commercio, è disponibile in due diverse varianti: con incastri maschio-femmina su tutti i lati dei listoni, così da assicurarne la massima stabilità, oppure senza incastri. Generalmente, il parquet in legno massello viene venduto allo stato grezzo e poi rifinito una volta che è stato messo in posa, il che richiede un ciclo di lavorazione di almeno 30/40 giorni.
  • Parquet prefinito, conosciuto anche come multistrato perché costituito di due diversi strati con incastri sui fianchi: lo strato superiore, quello ben visibile a tutti, è sempre di legno nobile, mentre quello sottostante si compone di legno povero, quale abete o betulla. A differenza del parquet tradizionale, il prefinito richiede una posa più rapida (3/4 giorni), senza però rinunciare ad alcuna stabilità.
  • Parquet antico, ottenuto sostanzialmente da vecchie travi in legno recuperate da casali, castelli o altre strutture antiche. Chiaramente, prima di essere montate, le travi vengono ben ripulite da residui di ruggine e chiodi, e poi lavorate per riottenere una lucentezza andata persa nel corso degli anni. Si tratta di operazioni alquanto lunghe, che portano questo tipo di parquet ad essere tra i più costosi in commercio.
  • Parquet laminato, economico e conveniente, è in sostanza un finto parquet che viene utilizzato soprattutto in ambienti pubblici quali uffici o negozi. Si tratta infatti di un rivestimento molto resistente, che si compone di un “cuore” di legno e materiali resinosi, ricoperto da una carta stampata che riproduce alla perfezione i disegni naturali del legno. Tra tutte le proposte in commercio, il parquet laminato è quello più resistente all’usura e/o all’azione della luce, oltre che essere la tipologia che richiede la minor manutenzione possibile.
  • Parquet industriale, utilizzato sia in ambienti pubblici che privati, è un rivestimento piuttosto resistente, economico ed esteticamente apprezzabile. Non si tratta certo di legno di prima scelta, quanto piuttosto di scarti di legno che vengono ben lavorati ed assemblati tra loro, così da creare listoni dall’aspetto il più omogeneo possibile.
  • Parquet da esterni, che altro non è che un rivestimento in legno ben resistente ad escursioni termiche, esposizione alla luce e muffe. Generalmente, si prestano bene a questa funzione materiali come il teak, il garapa e il cumarù, che richiedono comunque una manutenzione costante dati i numerosi rischi cui sono soggetti i listoni nel corso di tutto l’anno.

La tipologia del parquet sartoriale

Per quanto possa sembrare strano ed incomprensibile, il parquet sartoriale è da considerare un rivestimento che quasi esula da tutti gli altri tipi di parquet. Chiaramente, anche il pavimento sartoriale fa riferimento ad una tipologia, che viene però delineata dallo stesso acquirente. Alcune aziende offrono infatti la possibilità di produrre e lavorare un parquet a seconda dei propri gusti ed esigenza, andando così a creare una tipologia a sè stante, che poco ha a che fare con quelle che si trovano in commercio. Certo, i materiali ed i colori utilizzati sono sempre gli stessi, ma la finitura del parquet spetta all’acquirente stesso, che ne diviene così il “creatore” vero e proprio.