Come iniziare una carriera nel mondo della recitazione

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Il lavoro nel mondo della recitazione è il sogno di tantissimi giovani di ambo i sessi. Purtroppo, sono molti quelli che partono convinti che sia tutto immediato e che il successo arrivi in men che non si dica. Per evitare cocenti delusioni e gettare le basi giuste per il futuro, è utile seguire alcuni consigli. Vediamo quali.

L’importanza del book fotografico

Se si ha da sempre nel cassetto il sogno di diventare attori nel campo del cinema o in quello delle fiction tv, è molto utile avere un book fotografico di qualità. Essenziale è evitare di andare al risparmio e di rivolgersi al parente che fa le foto belle e che non chiede compensi. Il book fotografico di chi aspira a diventare attore o attrice è fondamentale per “raccontare” la fisicità e l’espressività del singolo artista e per far capire a colpo d’occhio la presenza o meno di una propensione per determinati ruoli.

Le agenzie di management

Orientarsi nella giungla dei provini per attori non è certo semplice. Per questo motivo, se si ha intenzione di iniziare nel migliore dei modi è opportuno affidarsi a un’agenzia specializzata. Realtà come Newfacestars.it – diffuse soprattutto in grandi città – si occupano infatti di rappresentare gli interessi degli aspiranti attori, selezionando per il singolo artista i casting migliori a seconda della sua fisicità, del suo talento e delle sue aspirazioni.

Scuola o non scuola?

Quando si valuta la possibilità di trasformare la propria passione per la recitazione in un lavoro vero e proprio, si considera anche l’eventualità di iscriversi a una scuola. In Italia esistono diverse realtà che si occupano della formazione degli aspiranti attori. Tra queste, è possibile ricordare la scuola Teatro Paolo Grassi a Milano, ma anche l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio d’Amico.

I riferimenti appena citati riguardano scuole che propongono percorsi pluriennali, ai quali si può accedere dopo aver superato provini molto difficili. Esistono numerosi altri corsi che durano meno e che si focalizzano su aspetti specifici della figura dell’attore, come per esempio la dizione, il movimento scenico e il l’improvvisazione corporea. Non c’è una scelta migliore dell’altra. Quello che conta è ricordare sempre che, se si punta ad avere successo come attori, la formazione continua è un tassello imprescindibile.

L’atteggiamento giusto per diventare attori

Come già detto, il mondo della recitazione è tutto tranne che semplice. Chi ha fatto strada lo sa bene: inizialmente, i lavori che arrivano (anche tramite agenzia) riguardano ruoli marginali; in alcuni casi, si parla addirittura di comparse.

Se si ha intenzione di fare della recitazione un lavoro, bisogna prendere questi primi passi come delle opportunità importanti e cercare di apprendere il meglio dagli attori più esperti con cui si lavora. La professione in questione è infatti un percorso di crescita continua, durante il quale, più che in altre situazioni lavorative, è possibile migliorarsi guardando chi ha già avuto successo.

Rimanendo sempre nell’ambito dell’atteggiamento, è importantissimo chiedersi se si ha davvero intenzione di intraprendere la carriera della recitazione. Può sembrare una domanda banale, ma se si scava un po’ ci si accorge che non lo è così tanto. Il lavoro dell’attore/attrice implica il fatto di fare proprie numerose storie spesso difficili da affrontare e in grado di portare a galla lati non piacevoli della propria persona. Non tutti sono pronti a gestire tutto questo con la giusta serenità e con un sufficiente equilibrio.

Piano B (anche temporaneo)

I primi passi di chi vuole lavorare nel mondo della recitazione non sono certo sinonimo di guadagni stellari. Per questo è opportuno crearsi un piano B, anche temporaneo. Pensare di iniziare a lavorare come attore/attrice in teatro o in tv e di mantenersi fin da subito con questa professione può infatti causare delle fastidiose delusioni.