Ampliamento o costruzione cantina: come farlo nel modo corretto

costruzione cantina

La cantina, protagonista indiscussa di moltissimi film dell’orrore, la parte della casa che spesso viene relegata a sgabuzzino dove si accumulano ricordi indesiderati, segreti da sotterrare, oggetti di cui non vogliamo disfarci ma che per un po’ non vogliamo neanche che ci capitino sotto gli occhi, trovano nella cantina una dimora sicura e discreta.

Per l’utilizzo che se ne fa, sembrerebbe che le cantine non siano mai grandi abbastanza da contenere tutti i ricordi e i segreti. L’ampliamento della cantina può diventare una cosa prioritaria, potremo ritrovarci a riconoscere la necessità di dover ingrandire questo spazio di apparante secondaria importanza, piuttosto che i piani principali dell’abitazione.

In questo caso, per venire in contro a questa esigenza, ci si può rivolgere ad una ditta specializzata di costruzione che procederà allo studio preventivo degli spazi e degli eventuali muri portanti che non possono essere modificati. A questo punto la palla passa di nuovo nelle mani del commitente che deve scegliere di quanto ampliare la propria cantina in base all’utilizzo che prevede farne.

Oltre ad essere uno spazio di accumulo, la cantina è una stanza in cui anche quando il resto della casa si scalda sotto i raggi del sole, rimane fresca. Questa caratteristica la rende un luogo ideale dove, ad esempio, conservare cibo e bevande in eccesso quando lo spazio nei vari frigo e congeltori è esaurito. Sempre in termini di luogo di stoccaggio, la cantina può essere il posto perfetto dove mettere congelatori o frigo extra da aggiungere a quelli della cucina dei piani superiori della casa.

Così come per la costruzione, anche per l’ampliamento di una cantina bisogna tenere in considerazione il punto di congelamento, ovvero il punto in cui la falda acquifera del terreno si congela. Questa indicazione è importante in quanto la cantina, che da definizione è interrata, deve trovarsi al di sotto del punto di congelamento per fare in modo che non si creino correnti di temperatura che genererebbero all’interno condensa.

Un’altra indicazione importante è quella di non costruire la cantina troppo vicino a delle falde acquifere perché in tal caso la nostra cantina sarebbe parecchio soggetta ad infiltrazioni.

Il team di esperti che si occuperà della costruzione o dell’ampliamento della vostra cantina sarà formato da un geometra che stilerà il progetto in base alla legislazione italiana e alla struttura del resto dell’edificio che sovrasterà la cantina; una squadra di costruttori che si occuperà del lavoro tecnico. Saranno i professionisti del settore ad occuparsi di fare le dovute misurazioni per costruire la cantina nella giusta posizione; valuteranno anche la quantità di luce che deve e non deve raggiungere la stanza per adempiere al meglio al suo compito.

Verrà sicuramente predisposta almeno un’apertura verso l’esterno e magari qualche finestra, ma con moderazione, infatti le cantine, per definizione, hanno poche aperture verso ambienti esterni perché al loro interno in questo modo si mantiene un livello costante di umidità che per definizione è uno dei punti chiave che contraddistingue la cantina da altri ambienti delle abitazioni.

Ampliare la propria cantine è quindi, al pari di costruirne una nuova, un’operazione che richiede l’impiego di una squadra di esperti e di un certo numero di giorni di lavorazione. Quando si decide di intraprendere questa strada bisogna anche prendere in considerazione l’ammontare del costo dei lavori. Si possono richiedere preventivi alle ditte di costruzione che operano nella zona vicino a dove è collocata l’abitazione in cui si costruisce la cantina oppure riferirsi agli stessi professionisti che si sono occupati della costruzione del resto della casa.

Per aiutarvi nella decisione di intraprender o meno questa strada e di farlo con il giusto grado di consapevolezza ma anche di cuor leggero riportiamo qualche prezzo indicativo: la costruzione di una cantina interrata non ad uso abitativo può costare dai 325 euro ai 750 euro, al metro quadrato.